Nell'ambito del Progetto }All Right? Arte&Diritti
Umani{, promosso dal Comune di Lizzanello in collaborazione con i Dipartimenti di Beni
Culturali e Scienze Giuridiche dell’Università del Salento, venerdì 8 e sabato 9 Febbraio 2019 saremo parte di una due giorni dedicata al
linguaggio artistico performativo, al diritto e alla musica. Un’occasione di
confronto partecipato, un incontro per raccogliere testimonianze, suggestioni,
criticità, e rilanciare la sfida di un dialogo possibile tra diritto, arte e
cultura in tema di diritti umani e integrazione.
Si aprirà venerdì 8 febbraio alle
ore 18.00, presso il Laboratorio Urbano Ex Mercato Coperto di Lizzanello con la
performance art di Mona Lisa Tina, Di ogni buio, di ogni luce, a cura di Massimo Guastella, docente di
Storia dell’Arte contemporanea (Università
del Salento) e Direttore artistico del Progetto }All Right? Arte&Diritti
Umani{. L’azione, in linea con la ricerca di esperienze artistiche del
nuovo millennio orientate a funzioni sociali e pedagogiche, è un progetto
interdisciplinare, in fase di sviluppo, che accoglie riflessioni sui temi
universali dell’identità, dell’incontro profondo con l’altro e della fiducia
positiva nel cambiamento: un cambiamento che è possibile solo attraverso il
dialogo e il confronto autentico tra le persone, al di là di qualunque tipo di
differenza legata alla cultura di appartenenza, all’etnia, all’orientamento sessuale,
all’età e al credo religioso.
Sabato 9 febbraio, a partire dalle
ore 9.00 presso il Centro Polifunzionale "E. De Giorgi" di Lizzanello, si proseguirà con i lavori di Umano Non Umano. Arte e Diritto a Servizio
dell’Integrazione. Il Convegno, terzo in ordine di realizzazione sotto
la Direzione di Manolita Francesca,
Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento e
Direttore giuridico del Progetto }All Right? Arte&Diritti Umani{, sarà
articolato in tre sessioni su Lo stato del diritto, Lo
stato delle arti e Lo
stato dei diritti, con le presidenze di Luigi Nuzzo, docente di Storia
del diritto internazionale e Presidente del CdL in Governance Euro-Mediterranea delle Politiche Migratorie (Università
del Salento), Massimo Guastella e Cristina Vano, docente di Storia del diritto medievale e moderno (Università
di Napoli “Federico II”) e vedrà la partecipazione di studiosi, giuristi e
artisti di fama internazionale, chiamati a discutere, in un contesto
multidisciplinare, i nuovi termini del dialogo tra diritto e arte
contemporanea.
Il mondo del diritto, le suggestioni dell’arte, lo spazio dei diritti, le responsabilità del comunicatore. E ancora, lo strumentario storico-filosofico, la costruzione di un linguaggio metagiuridico a servizio dell’integrazione, la costruzione di nuovi dispositivi giuridici includenti, le contraddizioni e le responsabilità del diritto attuale, lo spettro dell’esperienza coloniale, le eversioni del diritto internazionale, l’emergenza, il dramma umano, le ragioni umanitarie, il nuovo ordine globale. Un laboratorio aperto, introdotto da Eliana Augusti, docente di Storia del diritto pubblico (Università del Salento), con Gustavo Gozzi (Università degli Studi di Bologna), Mario Savino (Università della Tuscia, DISTU), Pasquale De Sena (Università Cattolica del Sacro Cuore), Antonio Maria Morone (Università degli Studi di Pavia), Pier Luigi Portaluri (Università del Salento), Attilio Pisanò (Università del Salento) e il contributo di Simona Maggiorelli (Direttore responsabile di Left) e Fabrizio Petri (Ministro plenipotenziario e Presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani - CIDU). A conclusione dei lavori, le testimonianze dei rifugiati accolti nel progetto SPRAR e transitati in Libia.
La
parola, dunque, passerà alla musica (h. 18.30, Centro Polifunzionale "E. De Giorgi"), con il Jazz
Concert del Rino Arbore The Roots of
Unity, a cura di Eliana Augusti. Temporary Life? è il nuovo capitolo
dell’avventura The Roots of Unity,
dal settembre del 2017 in formazione di quintetto con Rino Arbore (chitarre),
Mike
Rubini (sax),
Giorgio Distante
(tromba),
Giorgio Vendola (contrabbasso)
e Pippo D’Ambrosio (batteria e
percussioni).
Il mondo del diritto, le suggestioni dell’arte, lo spazio dei diritti, le responsabilità del comunicatore. E ancora, lo strumentario storico-filosofico, la costruzione di un linguaggio metagiuridico a servizio dell’integrazione, la costruzione di nuovi dispositivi giuridici includenti, le contraddizioni e le responsabilità del diritto attuale, lo spettro dell’esperienza coloniale, le eversioni del diritto internazionale, l’emergenza, il dramma umano, le ragioni umanitarie, il nuovo ordine globale. Un laboratorio aperto, introdotto da Eliana Augusti, docente di Storia del diritto pubblico (Università del Salento), con Gustavo Gozzi (Università degli Studi di Bologna), Mario Savino (Università della Tuscia, DISTU), Pasquale De Sena (Università Cattolica del Sacro Cuore), Antonio Maria Morone (Università degli Studi di Pavia), Pier Luigi Portaluri (Università del Salento), Attilio Pisanò (Università del Salento) e il contributo di Simona Maggiorelli (Direttore responsabile di Left) e Fabrizio Petri (Ministro plenipotenziario e Presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani - CIDU). A conclusione dei lavori, le testimonianze dei rifugiati accolti nel progetto SPRAR e transitati in Libia.

Un progetto artistico intenso, corale, ispirato alla figura/simbolo
di Czeslawa Kwoka, la giovanissima (antieroina) polacca che perse la vita
nel campo di Auschwitz Birkenau all’età di 15 anni: l’immagine di lei,
ritratta dal fotografo Wilhelm Brasse durante la sua breve permanenza nel campo
di sterminio, rievoca la tragedia umana dell’olocausto, ed è in sé condanna di
ogni sopraffazione e ripudio di ogni guerra. La texture compositiva, avvolgente
ed estremamente ricca di Rino Arbore, si impreziosisce nelle voci personali di
Rubini, Distante, Vendola e D’Ambrosio. Tutto fluisce, è il linguaggio
universale della musica, mentre il gesto improvvisativo del jazz traduce tutta la
precarietà dell’esistenza umana.
Resta forte e di grande impatto il contributo
performativo di Giordano Signorile
(danzatore) che, nelle coreografie di Fausta Policarpo, accompagna il brano che dà nome al progetto. “Temporary life?” è
anche il nuovo lavoro discografico della formazione, prodotto e distribuito dalla
Dodicilune Records.
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