In occasione della ADIM-INTOME Migration Conference 2025, intitolata “New Trends in Asylum and Migration Policy: Between Europeanization and Re-Nationalization” e tenutasi presso l’Università della Tuscia (28–30 maggio), si è svolto un panel dedicato al rapporto tra trasformazioni urbane e politiche migratorie, osservate nel contesto delle tensioni tra europeizzazione e ri-nazionalizzazione.
Il panel dal titolo “Migrazioni, identità e spazi urbani” ha visto la partecipazione di tre membri dell’Unità di ricerca dell’Università del Salento, capofila del progetto HiLArI, che hanno proposto distinte letture sulle categorie giuridiche e spaziali dell’inclusione nelle società contemporanee.
Eliana Augusti, Principal Investigator del progetto, ha proposto una lettura storico-giuridica del territorio come categoria normativa centrale nei processi di inclusione/esclusione, sottolineando il ruolo della città come spazio regolato e, insieme, conteso.
Entela Cukani, professoressa associata di diritto pubblico comparato, ha analizzato la crisi dei modelli “classici” di integrazione (francese e britannico), rileggendo la marginalità urbana si configuri oggi come una nuova forma di esclusione abissale. Una riflessione lucida sulla segregazione spaziale e sulle risposte resilienti delle comunità migranti.
Caterina Luceri, dottoranda in Diritti e Sostenibilità, ha affrontato il ritorno dell’eredità coloniale nelle politiche urbane europee, ponendo al centro la città come campo di scontro tra pratiche di esclusione e rivendicazioni del diritto alla presenza.
Le tre relazioni si inseriscono nell’ambito del progetto HiLArI, condotto in collaborazione con l’Università di Napoli “Federico II” e il Politecnico di Bari, che intreccia diritto, storia e architettura per ripensare le forme dell’inclusione.